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Il modello della piramide rovesciata

Mutuato dal giornalismo e applicato su quasi tutte le pagine web il modello della piramide rovesciata è familiare a tutti, anche se non sempre ne siamo consapevoli, qui propongo di applicarlo in un contesto un po’ meno usuale.

PIRAMIDE ROVESCIATA, dettagli

In che consiste? Nello scrivere per prime le informazioni più importanti e, successivamente, i dettagli. La frequentazione del web ci ha ormai abituati a leggere le informazioni fondamentali nelle prime righe e solo se queste sono interessanti  proseguiamo nella lettura.

Cosa c’entra con la presentazione di un progetto? Con l’allegato tecnico di una offerta commerciale, di un bando di finanziamento o di una gara d’appalto? Siamo abituati a considerare la scrittura tecnica secondo un modello ‘classico’  basato su una scaletta tipo quella qui accanto, ma mi sembra arrivato il tempo di cambiare qualcosa.

Come suggerito anche da Sheryl Lindsell-Roberts nel suo “Technical Writing For Dummies” bisogna sempre tenere in considerazione il lettore, il destinatario del lavoro di scrittura. Secondo me chi scrive deve fare del suo meglio per farsi capire facilmente, evitando – almeno – di dilungarsi inutilmente e di copiare acriticamente parti di altri documenti senza adattarli al contesto.

Purtroppo è ancora abitudine diffusa copiare ‘pari pari’ il profilo dell’azienda, la descrizione dei prodotti, le infografiche (anche quelle non proprietarie) e molto altro, ma, ahimé, lo scopiazzamento non sfugge quasi mai al lettore, facendo perdere punti (nel caso delle gare e della finanza agevolata, anche materialmente) al testo.

Ma torniamo alla piramide rovesciata, anche nei contesti tradizionali descritti qualche riga fa il lettore vuole sapere subito di cosa si tratta perché è abituato così in molti altri contesti. Sempre più spesso nelle gare d’appalto l’appaltante fornisce addirittura gli schemi di risposta preformattati, con titoli di capitoli e paragrafi e con un limite di caratteri utilizzabili per ogni capitolo, E’ evidente la tendenza a privilegiare la sostanza e ad andare dritti al nocciolo della questione. Il lettore non è interessato alla ‘fuffa’ (luoghi comuni e chiacchiere), non vuole volume né accademia, vuole proprio sapere quali problemi vengono risolti dalla soluzione proposta e in che modo, solo successivemente si interesserà dei dettagli tecnici e delle particolarità secondarie.

Anche se si tratta di scrittura tecnica e non narrativa, quindi, il lettore va ugualmente attratto e trattenuto senza annoiarlo, affinché possa valutare il progetto dopo averlo ben compreso e, si spera, apprezzato. Spesso, poi, i lettori sono più d’uno e con ruoli diversi, in questi casi è ancora più importante separare in modo chiaro i diversi livelli di lettura.

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