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Non mi viene in mente niente 🙁

Succede a tutti, prima o poi, e non solo nelle professioni ritenute più creative. Succede di non trovare il giusto approccio a un argomento, di essere distratti, di fare tanti tentativi senza arrivare a niente, di non trovare spunti utili, di dormirci sopra e svegliarsi senza nessuna soluzione in mente.

E ora che faccio?

Ci sono tanti accorgimenti per sbloccarsi, se ne trovano in quantitià anche su internet, ma certe volte non funzionano in quel momento o in quel contesto, oppure non ci vengono in mente quando ne abbiamo bisogno. E allora?

Quando sono bloccata da troppo tempo io prendo le distanze, ascolto e osservo, non faccio nulla, non cerco ispirazione, non prendo appunti e non mi sforzo di scrivere.

Non è facile smettere di pensare a un problema irrisolto, ma alle volte è il solo modo per sbloccare le idee. Esperienze nel campo dello yoga o della meditazione sono di grande aiuto per raggiungere velocemente una visione distaccata della situazione, inoltre una buona respirazione – cardine di queste discipline – fornisce maggiore ossigeno al cervello.

Un’altro modo per sbloccarmi è ascoltare un audiolibro, non necessariamente inerente l’argomento che mi assilla; sembra strano, ma mentre ascolto spesso mi vengono delle buone idee.

Grazie alla maggiore distanza dal problema, dopo un po’, qualche pensiero valido comincia ad affacciarsi, qualche immagine, una frase o uno schema. Spesso mi accorgo che il blocco era dovuto a un’impostazione sbagliata e cambiandola le parole ricominciano a fluire con facilità.

Essere bloccati non è sempre un male,  fermarsi costringe a un ripensamento critico, a ripartire con nuovi presupposti o, magari, a lasciare perdere una cosa senza futuro.

Può sembrare ovvio – e forse lo è – ma spesso siamo troppo presi dall’ansia della scadenza per osare fermarci un momento e prendere le distanze dal problema, invece potrebbe essere proprio la soluzione migliore per consegnare in tempo e con soddisfazione.

 

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